Storie di naviganti, amicizie e marineria
tratto dal GRUPPO WHATSAPP CREATO DA ELVINO
Precisazione: il rientro dalla Grecia, attraversamento tutto a vela del canale di Otranto e trasferimento s.m.leuca porto di Roma con unico stop a Reggio Calabria per carburante è la mia impresa nautica di maggior rilevanza.
Per il resto mi considero un ‘velista della domenica’, neanche troppo virtuoso, specialmente nei ristretti spazi dei marina e porti in cui la grande passione per l’andar per mare mi fa approdare.
Anzi,come ha detto mia figlia Federica un tempo,quando avevamo la barca a motore, marinaretta zelante, ora ,in barca a vela, solo un passeggero attento alle combinazioni vele-raggi del sole, rivolgendosi a me ed al fratello,dopo una manovra non proprio brillante nel marina di Gouvia (e non c’era neanche troppo vento): “forse per le manovre in porto dovreste fare un corso…!!”
Concordo con lei sulla nostra non consolidata perizia ma credo che il suo severo giudizio derivi anche dall’aver visto all’opera ,ed esserne rimasta ammaliata,il componente del gruppo ‘compagni di porto‘ che ora vado a presentare: Alessandro ‘eroe omerico’, che è entrato prepotentemente ,ma con dolcezza, nella vita di ‘rabea’ in quel di Gaios porto canale dalle mille insidie nell’isola di Paxos
Erano le 5 del pomeriggio e Lorenzo ed io ci accorgiamo che l’ancora non teneva (fondo alghe e fango non buon tenitore) ed ignorando ciò che quelli che conoscono il porto ben sanno (a quell’ora ripartono i traghetti e rientrano la maggior parte delle barche),decidiamo di ridare ancora…
Tiriamo su la catena,ridiamo ancora ma le barche che sopraggiungono ci impediscono di completare la manovra, si alza il vento,ariamo un po’ e …….ZAC, ci agganciamo alla catena di un’altra ancora!
Praticamente blocchiamo lo spazio di manovra nel porto canale…un traghetto deve uscire e suona sirena,un paio di barche devono entrare e ‘rompono’ non poco…..
Grande baccano e grande caos!
Noi facciamo quel che possiamo,ma non riusciamo a venirne a capo,finché…ad un certo punto si materializza a poppa un gommone da cui un giovane, rivolgendosi a me garbatamente, proferisce:”comandante posso salire a bordo per darle una mano?”
“Magari….” penso e rispondo con convinzione!
Non so descrivere bene le manovre che Alessandro ha fatto per risolvere la situazione… posso solo dire che il putiferio che si era scatenato intorno si magicamente calmato!!
Ricordo solo alcuni suoi gesti, tranquilli, come indicare con le dita croce che avevamo preso una catena, o i cenni di attendere che con calma avrebbe risolto, o le parole che rivolgeva a me a bassa voce “comandante può andare poco poco avanti?”
E a Lorenzo: “tocca la catena,vibra a destra o sinistra?” “Lorenzo guardami quando parli”..Insomma, nel volgere di pochi minuti Alessandro ha prima sedato il baccano, ha poi sganciato l’ancora dalla catena e poi rifatto l’ormeggio!!
Ed a me che mi rivolgevo a lui con ammirazione replicava con grande modestia è normale,io faccio lo skipper per professione, conosco il porto di Gaios “mai spostarsi a quest’ora”, non c’è da ringraziare, nei porti ci si aiuta…
” Insomma tutta la famiglia guardava a lui come da ragazzetti, quando si studia l’Iliade, si guarda ad Ettore, eroe grande ma modesto…